Osteopatia Integrata nel dolore di spalla

Paolo Muzzioli • 8 ottobre 2025

La spalla dolorosa è un problema muscoloscheletrico estremamente diffuso e spesso invalidante.


Il dolore, che può variare da un fastidio sordo a una fitta acuta e limitante, incide significativamente sulla qualità della vita, compromettendo le attività quotidiane e il riposo notturno.


Sebbene le cause possano sembrare localizzate, l'approccio Osteopatico offre una prospettiva più ampia, analizzando la spalla non come un'entità isolata, ma come parte di un sistema interconnesso.

L'inquadramento Osteopatico: la diagnosi funzionale attraverso l'ascolto palpatorio percettivo

La professionalità dell'Osteopata si basa su un lungo percorso di studi, tirocinio clinico ed esperienza pratica.


Il primo passo è sempre un'anamnesi completa che, oltre a indagare la storia del dolore, mira a comprendere lo stile di vita, le abitudini e le problematiche sistemiche del paziente.


Questo tempo dedicato e l'ascolto empatico sono fondamentali per instaurare un rapporto di fiducia, considerando la persona nella sua totalità, incluse le componenti emotive e lo stress che possono manifestarsi come dolore fisico.


Successivamente, l'Osteopata esegue, se necessario, specifici test ortopedici.


Questi test servono per inquadrare il problema e, qualora emergano problematiche non di sua pertinenza (come fratture, lesioni importanti o patologie reumatologiche) a indirizzare il paziente verso lo Specialista più idoneo (Ortopedico, Reumatologo, ecc.).


Una volta stabilita la propria pertinenza l'Osteopata procede con la valutazione globale.


L'Osteopata si fa guidare dall'ascolto palpatorio percettivo per individuare l'area di disfunzione primaria.


L'efficacia di questo approccio può essere dimostrata alla persona stesso attraverso test di inibizione tissutale, che può evidenziare un immediato aumento della mobilità della spalla o una diminuzione del dolore una volta trattata l'area disfunzionale primaria.

Connessioni a distanza: le cause secondarie del dolore alla spalla

In assenza di traumi diretti, il dolore alla spalla è molto spesso di origine secondaria, ovvero legato a disfunzioni in altre parti del corpo.


A livello anatomico, questa interconnessione è correlata anche al ruolo della fascia, un tessuto connettivo che avvolge e collega ogni muscolo, osso e organo del corpo in una rete tridimensionale.


Una tensione o una restrizione in un punto della fascia (ad esempio nella zona lombare) può perciò creare una catena disfunzionale che si propaga a distanza, arrivando a influenzare la biomeccanica e la funzionalità della spalla, mantenendo attivo un "loop patologico".



L'approccio Osteopatico pone particolare attenzione a queste connessioni, esaminando la fisiopatologia e la neurologia alla base del dolore riferito.


  • Metameri lombari e dorsali: le restrizioni di mobilità a livello lombare e dorsale possono influenzare la postura e la biomeccanica del cingolo scapolare, ripercuotendosi sulla spalla.

      Queste disfunzioni sono spesso associate ad "ascolti" o disfunzioni viscerali, dato il legame tra la colonna                    vertebrale e gli organi interni (ad esempio la loggia epatica, l'area gastrica o più globalmente lo stesso                      diaframma toraco-addominale)


  • Metameri cervicali: la connessione più significativa si trova nel tratto cervicale.

      A questo livello, l'innervazione sensitiva del nervo frenico (che innerva l'intero distretto toraco-addominale              oltre al diaframma stesso e origina da C3-C4-C5) e l'innervazione della muscolatura della spalla (che originano            dalla stessa zona) si sovrappongono


Questa interconnessione nervosa può spiegare perché disfunzioni cervicali, soprattutto in un contesto cronico, possono generare quadri dolorosi reattivi come tendinopatie della cuffia dei rotatori, quadri di borsite sottoacromiodeltoidea (un'infiammazione della borsa sierosa che facilita lo scorrimento dei tendini sotto l'acromion) e tenosinoviti del capo lungo del bicipite.


È fondamentale anche considerare il ritmo scapolo-omerale, ovvero il movimento coordinato tra scapola e omero, che se alterato da disfunzioni a distanza può compromettere la funzionalità della spalla.


  • Disfunzioni diaframmatiche: il diaframma, non solo muscolo respiratorio, gioca un ruolo fondamentale in questo "loop patologico".

      La sua disfunzione, spesso dovuta ad altri distretti in disfunzione, a stress o ad alterazioni posturali, può              alterare la pressione toraco-addominale e la mobilità dei visceri, influenzando indirettamente l'equilibrio                        biomeccanico e neurologico della spalla


  • Nervo ascellare: anche il nervo ascellare (C5-C6), in particolare la sua branca sensitiva, può essere causa di sofferenza. La sua compressione o irritazione può determinare dolori notturni, specialmente in appoggio, tipici della spalla dolorosa.


Il ruolo dell'Osteopata e della terapia fisica strumentale

La spalla dolorosa spesso trova sollievo temporaneo in terapie sintomatiche come le infiltrazioni ecoguidate, che agiscono sull'infiammazione locale.


Tuttavia, è fondamentale risalire alla causa del problema.


L'Osteopata, esperto nella terapia manuale, assume un ruolo cruciale.


Attraverso tecniche precise e mirate, lavora per ripristinare la mobilità articolare e tissutale, normalizzare le tensioni e interrompere i meccanismi che hanno portato all'insorgenza del dolore.


L'intervento Osteopatico è particolarmente indicato in caso di dolore cronico alla spalla, e ancor più se questo si dimostra resistente alle terapie mediche tradizionali.


In fase acuta, l'integrazione con la terapia fisica strumentale si rivela un approccio vincente.


L'utilizzo di energie biofisiche come la diatermia, gli ultrasuoni o le microcorrenti di neuromodulazione del dolore può contribuire a ridurre l'infiammazione e la sintomatologia dolorosa, creando le condizioni ottimali per il successivo intervento manuale.


Inoltre, dispositivi come la terapia fisica vascolare Bemer®  e l'applicazione di kinesiotaping possono supportare il processo di guarigione, migliorando il microcircolo e fornendo un sostegno biomeccanico.


La valutazione Osteopatica dovrebbe sempre essere presa in considerazione per affrontare il problema alla radice e non limitarsi alla gestione dei sintomi.


Per supportare il percorso di guarigione, l'Osteopata può anche fornire semplici consigli pratici per la gestione del problema a casa, come posture antalgiche, esercizi di respirazione diaframmatica o routine di esercizi di rinforzo muscolare o allungamento.

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