Osteopatia nel dolore al ginocchio

L'approccio Osteopatico nella gonalgia
Il dolore al ginocchio è una delle problematiche muscolo-scheletriche più comuni, che può limitare drasticamente la nostra mobilità e la qualità della vita ad esempio alzarsi e sedersi, camminare o salire e scendere le scale.
Quest'articolazione, di per sé, è un capolavoro di biomeccanica: un complesso sistema di ossa (femore, tibia, rotula), legamenti (come i legamenti crociati ed i legamenti collaterali) capsule articolari e menischi, che lavorano in perfetta sincronia per permetterci di camminare, correre e saltare.
Tuttavia, un approccio limitato alla sola area del ginocchio rischia spesso di trascurare la vera origine del problema.
L'Osteopatia, infatti, si distingue per la sua capacità di analizzare la problematica non solo a livello locale, ma all'interno di un contesto globale e sistemico, cercando la causa primaria che ha portato al manifestarsi del dolore.
Dal sintomo alla causa: la diagnosi funzionale Osteopatica
Ogni percorso di cura inizia con un'attenta anamnesi per escludere problematiche non di pertinenza Osteopatica (come infezioni o patologie reumatologiche sistemiche).
A questo, si possono affiancare test ortopedici per valutare l'integrità delle strutture tissutali (capsule articolari, legamentosi e menischi).
Il cuore della diagnosi Osteopatica risiede, però, nell'ascolto palpatorio percettivo e nei test di inibizione tissutali: attraverso la sensibilità delle mani, l'Osteopata è in grado di "ascoltare" il corpo, individuando zone di tensione fasciale, restrizioni di mobilità ed eventuali disfunzioni articolari che possono trovarsi anche a distanza dal ginocchio e che rappresentano la radice del problema.
L'obiettivo è individuare la disfunzione primaria e non limitarsi a trattare il sintomo.
Il Ginocchio: un'articolazione neurologica di giunzione
L'approccio Osteopatico considera il ginocchio non solo come un'articolazione biomeccanica, ma anche come un'articolazione neurologica e di giunzione, profondamente influenzata da ciò che accade a monte e a valle.
- Le Connessioni neurologiche: il ginocchio è un recettore di segnali nervosi che provengono da due importanti distretti nervosi:
- Plesso Lombare: attraverso nervi come il nervo femorale (L2-L3-L4) e il nervo otturatorio (L2-L3-L4), che innervano i muscoli della coscia e influenzano direttamente la meccanica del ginocchio
- Plesso Sacrale: da cui origina il fondamentale nervo sciatico (L4-L5-S1), che si dirama nel nervo tibiale e nel nervo peroneo comune, controllando tutti i muscoli posteriori della coscia, della gamba e del piede
- Una disfunzione in questi plessi può alterare la tensione muscolare e fasciale, generando dolore o disfunzione al ginocchio
- Le Connessioni biomeccaniche: il ginocchio si trova in una posizione strategica, fungendo da "ponte" tra l'articolazione dell'anca e quella della caviglia.
Spesso problematiche a queste articolazioni si riflettono sul ginocchio.
Ad esempio, una disfunzione di rotazione dell'anca, molto frequente, costringe il ginocchio a compensare, sottoponendolo a uno stress meccanico anomalo che nel tempo può portare a dolore e usura.
Allo stesso modo, una limitazione di movimento della caviglia può alterare la biomeccanica della catena cinetica e causare una ripartizione errata dei carichi sul ginocchio
- I dolori meniscali: anche i dolori meniscali, spesso considerati solo un problema strutturale locale, possono avere una componente di natura tensiva sistemica. Le loro inserzioni, sia miotendinee che fasciali, dipendono strettamente dall'equilibrio muscolare e nervoso dei distretti superiori, collegati ai plessi lombare e sacrale.
Un disequilibrio a monte può generare una tensione anomala nel comparto meniscale, causando dolore anche in assenza di un trauma o lesione ortopedica evidente.
Quando il dolore è indice di infiammazione sistemica
In alcuni casi, soprattutto nelle problematiche croniche o di tipo reumatologico, il dolore al ginocchio può essere l'espressione di uno stato infiammatorio generalizzato dell'organismo.
In questi contesti, la Diagnostica Funzionale può integrare la valutazione clinica per comprendere lo stato fisiologico della persona.
L'uso di strumentazioni come la BIA ACC e la TomEEx sviluppate da Biotekna, permettono di ottenere dati precisi sulla composizione corporea e sullo stato infiammatorio, aiutando a personalizzare il trattamento e a monitorare i progressi.
Dalla teoria alla pratica: due casi clinici
La validità di questo approccio è dimostrata quotidianamente nella pratica clinica.
Due casi in particolare aiutano a comprendere l'importanza di non limitarsi al sintomo.
Caso 1: la connessione viscerale in una giovane adolescente
Una giovane ragazza, alle prime ovulazioni, lamentava un persistente dolore al ginocchio destro, attribuito in una visita Ortopedica ad una plica sinoviale dolorosa.
La valutazione Osteopatica ha invece rivelato una correlazione tra la sintomatologia riferita ed una variante anatomica, il legamento di Cleyet, una connessione connettivale tra l'ovaio destro e il cieco del colon ascendente.
Questa tensione viscerale, a sua volta, irritava il nervo otturatorio (L2-L3-L4) che decorre proprio in quel distretto.
Dopo un solo trattamento Osteopatico la tensione si è ridotta e il dolore al ginocchio è scomparso, dimostrando la profonda connessione tra sistema viscerale, nervoso e muscolo-scheletrico.
Caso 2: lo sportivo e la disfunzione articolare a distanza
Un giovane sportivo si era rivolto a me con un dolore "meniscale" nel comparto mediale del ginocchio, che persisteva nonostante le terapie tradizionali.
La valutazione Osteopatica ha evidenziato una disfunzione articolare strutturale significativa nel tratto lombare medio.
Questa disfunzione, alterando il tono muscolare del distretto corrispondente e causando una sensibilizzazione nocicettiva a distanza, era la vera causa del dolore al ginocchio.
Un'unica seduta con adeguate tecniche Osteopatiche locali e sistemiche ha riequilibrato l'intera catena disfuzionale e ha risolto la sintomatologia.
Conclusioni
L'approccio Osteopatico alla gonalgia non si limita a trattare il dolore, ma si pone l'obiettivo di trovare e risolvere la causa sottostante, restituendo all'organismo la sua capacità di autoguarigione e benessere.









